Regime forfettario: caratteristiche e principali vantaggi

Aprire una Partita Iva è un’operazione complessa, che richiede vengano svolte numerose procedure a livello burocratico, motivo per cui per assicurarsi di eseguire in modo ottimale ogni passaggio, senza trascurare nulla, è indispensabile affidarsi a un commercialista professionista.

Il supporto di uno specialista altamente qualificato, infatti, permette innanzitutto di individuare con facilità la soluzione più conveniente a livello di regime fiscale, compatibilmente con le proprie necessità e i propri requisiti.

Attualmente, laddove possibile, il regime forfettario rappresenta senza dubbio l’opzione in grado di garantire maggiori vantaggi al libero professionista, grazie alla presenza di una tassazione agevolata.

Per prima cosa, dunque, il consiglio è quello di richiedere una consulenza gratuita per poter contare su una panoramica a 360° delle possibilità a propria disposizione: al giorno d’oggi, è possibile richiedere questo servizio anche online grazie a realtà come regime-forfettario.it, portale gestito dall’esperto tributarista Giampiero Teresi, che si occupa esclusivamente di regime forfettario e di tutte le possibilità a disposizione di chi può aderirvi.

Tassazione nel regime forfettario

Nei classici regimi fiscali occorre sempre effettuare il pagamento dell’IVA oppure della ritenuta d’acconto che, di norma, si assestano sul 22% dell’imponibile annuo. Per le imprese più grandi, inoltre, vi è anche la richiesta dell’IRAP, ovvero l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive.

Nel regime forfettario tutto ciò non sussiste, vi è invece un’unica tassa, denominata infatti anche imposta sostitutiva, che è pari al 15% dell’imponibile annuo. Non solo, per agevolare i nuovi titolari di Partita Iva, i primi 5 anni vedono ridotta questa percentuale addirittura al 5%.

Ciò significa consentire alle start-up d’inserirsi nel mercato senza “scossoni” fiscali e con gradualità. Infine, non sono previste variazioni dovute al giro d’affari in quanto il cosiddetto coefficiente di redditività, in base al quale si calcolano tutte le tasse, ha un valore fisso che corrisponde al 78%.

I vantaggi sono rivolti anche a coloro i quali abbiano cambiato lavoro nel corso del tempo, purché non siano stati imprenditori durante i tre anni precedenti l’apertura della Partita IVA. Gli ex dipendenti pubblici o privati, quindi, che desiderino mettersi in gioco, potranno farlo in modo davvero conveniente.

Contributi previdenziali

Nei regimi ordinario e agevolato, i contributi previdenziali vanno corrisposti anche se il reddito di un mese è pari a zero. Ciò può diventare un onere difficile da sostenere, specie se il disagio economico perdura nel tempo.

Trattandosi comunque di versamenti che vanno ad alimentare la propria pensione, anche coloro i quali abbiano Partita Iva con regime forfettario sono tenuti a farli, ma in maniera agevolata: infatti, verseranno i loro contributi solo se è presente un reddito reale. Ciò significa che, eventuali mesi di inattività non peseranno ulteriormente sul bilancio personale.

Condizione necessaria e indispensabile per corrispondere i versamenti all’INPS in questo regime è quella di essere iscritti a una gestione cosiddetta Separata, differente da quella ordinaria di cui fanno parte le altre categorie di lavoratori dipendenti o appartenenti agli albi professionali. Il calcolo verrà fatto sull’imponibile annuo in maniera proporzionale pari al 25%.

Chi può accedere al regime forfettario

Come già accennato, il regime forfettario è particolarmente dedicato a specifici codici ATECO, per la ricerca dei quali è possibile visionare il portale dell’ISTAT.

Onde evitare di commettere errori, specie se poco avvezzi con determinate questioni, sarebbe opportuno rivolgersi a dei professionisti del settore per poter trovare quello adeguato alla propria figura. Sbagliare un codice ATECO può portare non solo a tassazioni più alte di quelle cui si sarebbe effettivamente soggetti, ma persino a sanzioni.

Tra le categorie di lavoratori che possono sfruttare tale regime, detto anche minimo proprio in virtù delle spese contenute, vi sono ad esempio tutti i commercianti che vogliano aprire la loro attività; oppure i professionisti di settori economici, legali o medici; o, ancora, i freelance (ghostwriters o traduttori); infine, sono inclusi anche gli artigiani di ogni tipo.

Aprire una Partita IVA, di per sé, non presenta costi e non è complicato, specie se ci si affida a un esperto: in questo caso, avere una gestione delle spese annuali affidata ad altri, consente di potersi concentrare maggiormente sulla propria attività per farla crescere senza pensieri.