Turismo è crisi: Federalberghi lancia l’allarme

federalberghiIl periodo luglio-agosto, da sempre uno dei più profittevoli per il settore turistico, ha fatto registrare un record negativo pesantissimo per l’intero comparto. A lanciare l’allarme di una crisi annunciata è Federalberghi che ha diffuso i dati relativi agli ultimi 2 mesi del 2014 quelli che tutti gli addetti ai lavori aspettavano con ansia per rifiatare dopo un anno davvero impegnativo.

E, invece, abbiamo assistito ad una vera e propria debacle: le presenze negli alberghi italiani hanno fatto registrare un -0,6% a Luglio e -0,2% ad Agosto. Dati che all’apparenza possono sembrare poco significativi ma che , nella realtà, non lo sono. E’ la prima volta, infatti, che i dati relativi ai 2 mesi in oggetto fanno registrare valori negativi.

Un triste primato che decreta, definitivamente, la crisi di un settore, quello turistico, che dovrebbe essere il fiore all’occhiello del nostro paese. Ma quali sono i motivi di questo calo che coinvolge, oltre agli alberghi, anche tutto l’enorme indotto?

Sicuramente la crisi economica ha avuto parte in causa in tutto questo ma gran parte della colpa è nostra. In altri paesi europei il turismo continua a crescere quindi la colpa non può essere imputata tutta alla crisi. In Italia non si investe più in infrastrutture, non ci sono servizi per i turisti e, quelli che ci sono, sono troppo cari.

Insomma l’Italia sembra aver perso quell’appeale che aveva fino a qualche hanno fa. Bisognerebbe prendere atto di questo e ripartire per ridare fiato ad un settore che per il nostro paese vale diversi miliardi di euro l’anno. L’Italia deve tornare il paese in cui tutti sognano di venire in vacanza. D’altronde abbiamo un mare da sogno, montagne affascinanti e suggestive, alcune delle città d’arte più belle del mondo e una cucina d’eccellenza.

Noi, di nostro, dovremmo solo investire in infrastrutture e servizi ma, a quanto pare, proprio non ci riusciamo.

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