Tabelle pensioni: ecco dove si possono consultare e a cosa servono

Le tabelle pensioni sono dei veri e propri elenchi in cui trovare i criteri per sapere chi ha diritto alle pensioni e quando. Ma quali sono i dati che vi vengono riportati? Dove si possono consultare? E come usarle?

Le caratteristiche delle tabelle

Queste tabelle sono utili in quanto “riassumono” i criteri per andare in pensione, in base alle norme vigenti. Non bisogna dimenticare che sono due gli elementi importanti per capire quando si può ricevere la pensione, ovvero l’età e il numero di anni di contributi.

Di queste tabelle sono due le tipologie da considerare, ovvero:

  • le tabelle di pensionamento con la pensione anticipata, che contano solo gli anni di contributi, suddivisi per quelle di donne e uomini;
  • le tabelle di pensionamento vecchiaia, che si distinguono per un sistema misto e quello contributivo, ed in entrambi è presente anche l’età in cui si può andare in pensione.

Dove trovare le tabelle e come calcolare la pensione

Queste tabelle si possono trovare facilmente online, su vari siti che trattano di previdenza, ma è bene assicurarsi non solo che il sito sia affidabile, ma che le tabelle siano aggiornate, in quanto le norme sulla pensione possono variare di anno in anno.

Ma come si calcola la pensione? In questo caso ritornano utili queste tabelle, in quanto gli elementi principali per calcolarla sono l’età e il numero di anni di versamenti dei contributi. I sistemi da applicare, poi, sono quello misto e contributivo. Nel sistema misto, suddiviso per due varianti, ovvero che ha maturato meno di 18 anni di contributi, dal 1995, e chi ha almeno 18 anni di contributi, sempre a partire dal 1995, anno della riforma Dini, che ha stabilito di calcolare la pensione in base agli stipendi percepiti dal lavoratore.

Chi, invece, ha versato contributi a partire dal 1996, deve applicare il sistema contributivo, che si basa su due quote, di cui una si basa sulla media degli ultimi cinque anni (dieci anni per i lavoratori autonomi), calcolando le anzianità maturate dal 1992, mentre la seconda quota calcola le anzianità dal 1993, che deve ammontare almeno a diciotto anni di contributi.

Calcolare la pensione, in pratica, richiede diversi fattori, ma online è sempre possibile trovare dei calcolatori, per sapere a quanto ammonta la propria pensione, e nei campi da compilare di questi ultimi è necessario inserire, oltre alla propria data di nascita, il numero di anni di anzianità accreditata, il reddito annuo e l’inquadramento lavorativo. Per qualunque altra informazione, è possibile comunque rivolgersi all’INPS.