SPID: cos’è, come si richiede e a cosa serve

Nel corso degli ultimi due anni, sempre più persone si sono trovate alle prese con la necessità di essere in possesso di uno SPID. In molti, benché abbiano già completato la procedura per la sua attivazione, ancora non hanno ben compreso di cosa si tratta e a cosa serve nello specifico. Tutto quello che ci interessa sapere, in generale, è che è necessario per completare diverse operazioni legate alla Pubblica Amministrazione e per velocizzare il riconoscimento e l’autenticazione quando abbiamo bisogno di effettuare alcune operazioni, per esempio presso le Poste Italiane. Se invece ancora non ne siete provvisti, questa breve panoramica sullo SPID, cos’è e come funziona e soprattutto come richiederlo, vi aiuterà a fare chiarezza sull’argomento.

Che cos’è lo SPID?

SPID è l’acronimo di Sistema Pubblico di Identità Digitale, ovvero un mezzo mediante il quale l’identità di cittadini e imprese può essere tutelata e trasmessa agli enti (sia della Pubblica Amministrazione che privati, quando e se aderenti) in totale sicurezza, velocità e facilità. Rientra infatti tra le forme di firma digitale, fornendo a chi ne fa richiesta una Identità Digitale univoca. Avere uno SPID può aiutarvi a completare la maggior parte delle procedure online, dalla dichiarazione dei redditi alla partecipazione a iniziative statali, e così via.

In più, vi permette di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione con facilità, inserendo solo le vostre credenziali (nome utente e password) e confermando la propria identità tramite autorizzazione su smartphone, evitandovi l’incombenza di dover recare fisicamente presso gli uffici. Tra questi rientrano anche i servizi INPS, INAIL e quelli relativi ai ticket sanitari e alcune funzioni della gestione scolastica.

Come si richiedere lo SPID?

Esistono diversi provider a cui poter fare richiesta di attivazione dello SPID. Nella maggior parte dei casi, l’attivazione è totalmente gratuita. È importante avere a disposizione diversi documenti che verranno richiesti durante il corso della procedura di attivazione, tra cui un documento di identità in corso di validità e la tessera sanitaria. In più, può essere richiesto un brevissimo colloquio virtuale o, in caso di richiesta tramite Poste Italiane, di recarsi presso un qualsiasi sportello. Ciò può risultare un fastidioso incombente, ma in realtà è fondamentale per accertare che il richiedente siate proprio voi e che non si tratti di un furto di identità.

In più, in alcuni casi, i provider mettono a disposizione anche la possibilità di richiedere lo SPID in tabaccheria, per velocizzare la procedura. Sarà comunque necessario essere in possesso di una casella di posta elettronica, un telefono cellulare (poiché si riceverà un codice, detto OTP, da inserire di volta in volta per confermare la propria identità), un documento di identità in corso di validità e la Tessera Sanitaria.

I gestori di identità (provider)

Come detto, esistono diversi gestori di identità che mettono a disposizione questo servizio. Ognuno di essi presenta diverse modalità di riconoscimento tra cui scegliere in base alle proprie personali preferenze e disponibilità, sia per i cittadini italiani residenti in Italia che per quelli residenti all’estero ed iscritti all’AIRE. Le modalità di riconoscimento attive comprendono la scelta tra il riconoscimento di persona, come abbiamo già accennato per il caso per esempio dello SPID fornito da Poste Italiane.

In alternativa, potete collegarvi via webcam con operatore, oppure inviare un video in cui si afferma la propria identità, seguito dal versamento di una piccola somma tramite bonifico bancario. Infine, se siete in possesso di Carta d’Identità Elettronica (CIE) o passaporto elettronico e di uno smartphone, esistono delle app in grado di leggere queste ultime e trasmettere i dati direttamente al gestore di identità. Idem per chi possiede Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o una smart card tramite la quale autenticare la firma digitale.