l tema degli investimenti è molto attuale e di tendenza in Italia. Ci sono moltissimi giovani che si affacciano per la prima volta al mondo del trading online, altri invece sognano di creare una rendita alternativa su cui fare affidamento. E’ un sogno alla portata di tutti ?
Prima di iniziare è bene considerare alcuni aspetti storici per cercare di capire quale è stato il percorso che ha portato un semplice investitore a diventare un trader a tutti gli effetti. Questo ci può servire da insegnamento per spiegare a tutti coloro che potrebbero non avere la giusta familiarità con i concetti che sono alla base degli investimenti. In questo sono inclusi disciplina e modelli di pensiero che segnano la linea di confine tra un trader professionale e uno destinato al fallimento.
Oggi abbiamo fatto due chiacchiere con Alessandro Teonesto, Financial Advisor di comefaretradingonline.com che si è mostrato subito competente e professionale.
Cosa significa trader ?
In realtà io amo distinguere molto tra professionisti e principianti, tutti alla fine possiamo essere dei traders. Ci sono molti analisti che eseguono tantissimi tipi di operazioni su tanti asset, c’è chi opera a lungo termine o a breve termine, chi predilige le opzioni o gli eft. Credo che ciò che distingua un professionista dalla massa è la capacità di comprendere i mercati e prendere decisioni in tempi rapidi.
Quando sto facendo trading nella mia mente si stanno già formando le decisioni, su quando entrare in una posizione o uscire. Un trader opera anche a livello intraday. Quando sento di professionisti che operano a lungo termine credo che questi non siano dei traders.
Sia chiaro che non c’è nulla di sbagliato in questo, però chi vuole avere un investimento vincolato a 10 anni o comprare azioni nel mercato primario secondo me non può definirsi un trader. E’ ovviamente la mia opinione personale.
Come trovare il proprio stile ? Cosa vorresti dire a chi inizia a fare trading per la prima volta?
Non credo ci siano delle risposte univoche che vanno bene per tutti. Molti principianti non sono pronti per negoziare, credono che tutto sia un gioco e sbagliano completamente l’approccio. Loro pensano che là fuori ci sia una guida miracolosa con i trucchi del mestiere.
La verità è ben diversa. Non c’è una strategia che funziona sempre e comunque ma vanno pesati tantissimi fattori in un piano strategico ben congeniato. Altrimenti tutti potremmo seguire le stesse indicazioni e smettere completamente di lavorare non credete?
Il segreto è quello di trovare un metodo o una strategia che sia costruita su misura sul trader. Ognuno ha il suo stile, anche nella vita. Conosco ad esempio degli stimati professionisti che incontro ai vari forum economici che non fanno analisi tecnica ad esempio, anzi la evitano come la peste.
Se vogliamo diventare degli investitori e non dei semplici scommettitori è fondamentale capire ciò che si vuole dal mercato. Volete investire in titoli azionari ? Qual è la vostra propensione al rischio ? Operate a lungo termine o a breve termine ? E su quali mercati?
Tutto fa parte di un processo evolutivo, nessuno può dire come farlo. Non esiste secondo me una risposta seria a questa domanda. Non ci sono metodi che vanno bene per tutti.
Cosa ci puoi dire della gestione del rischio?
Ho detto in precedenza che è fondamentale trovare un metodo che vada bene anche a seconda della personalità. Ma si deve avere sempre un limite per imparare che oltre quello c’è un rischio concreto di perdere denaro.
Potete individuare la migliore strategia del mondo, quella più redditizia ma se non avete un piano di uscita che preveda un corretto approccio al money management allora non siete dei traders seri. Anche il migliore degli approcci può portare al fallimento, bastano un paio di errori e la frittata è fatta.
Voglio andare un po’ controcorrente. Per me la gestione del rischio è molto più importante della strategia di base. A volte di capita di avere tutti gli elementi del tuo piano nei punti giusti ma la strategia deve avere sempre una coerenza di fondo. Con questo intendo che è necessario essere molto disciplinati per fare trading online, applicare i passi e i vari step pianificati senza farsi prendere dall’ansia e cambiare quando è necessario. Il cambiamento, però, deve essere supportato da una gestione del rischio adeguata che deve far parte della vostra metodologia.
Non è sicuramente piacevole perdere denaro, ma se avete individuato un punto di uscita che vi porta a limitare i rischi bisogna essere rigorosi ed uscire.
Quali sono le altre caratteristiche che ritieni fondamentali in un professionista?
Uno dei tratti distintivi che separa i grandi professionisti dagli altri è la profonda conoscenza di sé stessi. Un bravo trader fa della flessibilità la sua arma di combattimento primaria in ogni situazione. Potrebbe decidere di abbandonare una posizione aperta nel giro di un minuto o negoziare in maniera rialzista e il minuto dopo in modo ribassista.
Gestire le paure è fondamentale perché spesso ti ritrovi a prendere decisioni nell’arco di un secondo. Voglio però spendere due parole sulla formazione.
Ci sono, infatti, molte persone che oggi fanno operazioni alla cieca senza avere alcuna conoscenza. Con questo non sto dicendo che bisogna avere un master in Economia o una laurea. Io stesso ho iniziato come autodidatta ma la fame di informazioni e lo studio sono quelle cose che mi hanno tenuto in vita come professionista.
Non devi essere dunque una star dell’economia per fare soldi nei mercati. A volte è anche una questione di intelligenza emotiva e di intuito.
Concludendo qual è l’ultimo consiglio che vuoi dare a chi desidera fare trading?
Studiate. Non ci sono dei testi universali che vi cambiano la vita. Esplorate il web, le librerie, partecipate agli eventi del settore e fatevi una cultura. Cercate di prendere ogni cosa come una sfida. Dovete essere guidati dalla voglia di imparare. Ma soprattutto provate idee diverse, sperimentate e cercare di trovare un vostro modo personale per negoziare. Iniziate con cifre basse e cominciate a investire denaro solo quando vi sentite sicuri, senza forzature. E’ il miglior consiglio che mi sento di dare.