Il mutuo è un finanziamento che può avere una durata piuttosto lunga, perciò è normale che le condizioni del prestito possano cambiare nel tempo. In questi casi è possibile valutare la surroga del mutuo, una procedura che permette di trasferire il finanziamento da una banca a un’altra.
Si tratta di un’operazione completamente gratuita, con cui è possibile scegliere un nuovo istituto di credito che offre condizioni più vantaggiose rispetto a quelle del mutuo originario.
Cos’è la surroga del mutuo e quali vantaggi offre
La surroga del mutuo, conosciuta anche come portabilità del mutuo, è un’operazione che consente di trasferire un mutuo da una banca a un altra, in modo da beneficiare di condizioni più favorevoli rispetto a quelle previste dal finanziamento originario.
La procedura è regolamentata dall’articolo 120-quater del Testo unico bancario, che disciplina il trasferimento del mutuo da un istituto di credito a un altro e stabilisce che la banca surrogante deve provvedere, entro 10 giorni lavorativi, al rimborso del debito residuo ancora in essere presso la banca originaria.
Il trasferimento del mutuo non prevede costi a carico del mutuatario, che può beneficiare gratuitamente del passaggio da un istituto di credito all’altro. Inoltre, la surroga permette di rimodulare le condizioni del finanziamento, così da accedere a un mutuo più vantaggioso rispetto a quello originario.
È possibile, per esempio, modificare il tasso d’interesse sul finanziamento, così da rendere più sostenibile il pagamento delle rate. In alternativa, si può allungare o accorciare la durata del mutuo, così da ridurre o aumentare l’importo della rata.
Surroga del mutuo: quali aspetti valutare per scegliere il finanziamento più adatto
La scelta di richiedere una surroga del mutuo può essere dettata da diversi fattori. Innanzitutto, la surroga permette di modificare il tasso di interesse applicato al mutuo originario. Si può, per esempio, passare da un mutuo a tasso fisso a un mutuo a tasso variabile (o vice versa).
Il tasso fisso è calcolato sulla base dell’andamento di un indice di riferimento (l’EURIRS), fissato nel momento in cui si stipula il mutuo. Il tasso variabile si basa sull’andamento di un altro indice di riferimento (l’EURIBOR), che viene aggiornato periodicamente. Di conseguenza, con il tasso variabile è possibile fruire di un importo delle rate più basso (rispetto al tasso fisso), ma con il rischio che le rate diventino più onerose laddove l’indice di riferimento cresca ulteriormente.
Per evitare che la rata diventi troppo elevata, è possibile valutare anche di passare dal mutuo a tasso fisso a un mutuo a tasso variabile con Cap. Questa particolare forma di finanziamento prevede che il tasso variabile, e di conseguenza l’importo delle rate, non possa superare una soglia limite (detta Cap), fissata al momento della stipula.
Un’altra opzione interessante da valutare è rappresentata dal mutuo a tasso misto, in cui il tasso di interesse può passare, a cadenze prefissate, da fisso a variabile e viceversa.
In alternativa, si può valutare di allungare la durata del mutuo, così da ridurre l’importo della rata, oppure di ridurla, così da beneficiare di una rata meno onerosa.
La surroga del mutuo può essere richiesta esclusivamente dal sottoscrittore del mutuo originario, che deve essere in possesso dei presupposti necessari a stipulare un mutuo.
Per accedere a una surroga del mutuo con tassi di interesse convenienti, si può valutare di passare dal tasso fisso a quello variabile. Per individuare l’offerta più adatta alle proprie necessità è fondamentale analizzare accuratamente tutte le proposte messe a disposizione dagli istituti di credito. Tra le soluzioni più interessanti del momento la surroga del mutuo è un’operazione che si può richiedere in modo semplice e veloce direttamente dal web.
Surroga del mutuo: come richiederla e quali documenti fornire
Le banche possono richiedere ai mutuatari una serie di informazioni e documenti, al fine di verificare che il richiedente sia in possesso dei requisiti necessari a stipulare un mutuo.
In primo luogo, è necessario che il mutuatario sia in possesso di documenti di riconoscimento, come la carta d’identità e il codice fiscale. Inoltre, il richiedente deve presentare alcuni documenti che attestino la sua condizione lavorativa e il reddito percepito.
I lavoratori dipendenti devono fornire l’ultima busta paga e la copia del contratto di lavoro. I lavoratori autonomi e i liberi professionisti devono presentare la dichiarazione dei redditi (obbligatoriamente rilasciata da un CAF o da un ufficio postale), il certificato di iscrizione alla Camera di Commercio (per i lavoratori autonomi) o a un albo professionale (per i liberi professionisti).
Le banche possono richiedere anche alcuni documenti relativi all’immobile da acquistare con il mutuo, come la copia del rogito notarile, la copia del contratto preliminare e la planimetria dell’abitazione.
Quali sono i costi da sostenere per la surroga del mutuo?
La surroga del mutuo è un’operazione completamente gratuita per il mutuatario. Tutte le spese relative al trasferimento del mutuo da una banca a un’altra sono infatti a carico dell’istituto di credito che acquisisce il finanziamento.
La banca non può richiedere al mutuatario spese relative alla surrogazione dell’ipoteca o ad altri costi notarili, né può addebitare costi di estinzione anticipata del mutuo. Il passaggio a un altro istituto di credito, quindi, non comporta spese aggiuntive a carico del mutuatario.