Calcolo pensione retributiva: dove trovare un esempio pratico? Che dati bisogna considerare?

Un modo per calcolare la pensione è il sistema retributivo, ma chi può usufruirne? Quando si va in pensione? Per saperne di più, si può continuare a leggere questa pagina.

Le pensioni

Nel 1995 il calcolo delle pensioni, in base alla riforma Dini, considera il numero di contributi versati. Ovvero si prende in considerazione la dote accumulata dai lavoratori e si trasformano in rendite mensile applicandosi un coefficiente in base all’età del contribuente, nonché le sue aspettative di vita. Il calcolo retributivo, quindi, è individuale. Un altro fattore che si può considerare, in questo caso, è la media del PIL nel quinquennio precedente alla pensione, calcolato dall’ISTAT.

Hanno diritto alla pensione, i lavoratori che raggiungono il numero minimo di contributi e la data anagrafica prevista. La pensione, poi, ammonterà al numero di contributi moltiplicato per il coefficiente di trasformazione. Attualmente, possono andare in pensione:

  • chi ha raggiunto l’età minima di 67 anni;
  • chi ha svolto lavori gravosi, per almeno trent’anni;
  • chi ha accumulato venti anni di contributi;
  • chi ha una pensione il cui importo è superiore a quello dell’assegno sociale, almeno 1,5 volte di più.

E’ possibile anche chiedere una pensione anticipata, se il lavoratore ha un minimo di quarantadue anni e dieci mesi (quarantuno e dieci mese per le donne), ha un’invalidità pari o superiore al 74 % (o si occupa di un parente affetto da tali disabilità da almeno sei mesi), oppure ha svolto attività gravose negli ultimi dieci anni.

Come calcolare la pensione

Per calcolare la pensione con sistema retributivo, bisogna aver ammontato il numero di contributi giusti entro il 2011, e tale pensione si divide in due quote, ovvero la quota A, che si applica sulle retribuzioni relative alle ultime 260 settimane di attività lavorativa dipendente o sulle ultime 520 settimane da lavoro autonomo, da moltiplicare per il numero di settimane accreditate dall’inizio della propria attività lavorativa fino al 31 dicembre 1992. La quota B, invece, si calcola sulle retribuzioni relative alle ultime 520 settimane di attività lavorativa dipendente o sulle ultime 780 settimane da lavoro autonomo che viene moltiplicata per il numero di settimane accreditate dal 1° gennaio 1993 alla data in cui la pensione decorre.

E’ sempre possibile, comunque, effettuare il calcolo della propria pensione tramite dei simulatori online, in cui basta inserire la propria data di nascita, il proprio reddito annuo lordo, l’anzianità accreditata, e la professione.