Prestiti garantiti per dipendenti pubblici: come funziona la cessione del quinto

La cessione del quinto è unprestito garantito che premette ai lavoratori dipendenti di accedere a una certa somma di denaro.

Tale forma di finanziamento prevede la trattenuta in busta paga di un importo pari al 20% dello stipendio mensile, che viene erogata dal datore di lavoro, cui è demandato il versamento delle somme. Naturalmente, una cessione del quinto è una linea di credito che prevede tassi fissi e rate invariabili,che restano quindi costanti per l’intera durata dell’ammortamento.

Una cessione del quinto può essere sottoscritta da un ampio numero di categorie di dipendenti pubblici o statali, come i dipendenti dei Ministeri della Pubblica Istruzione, della Ragioneria Generale, della Ricerca Scientifica, dei Beni Culturali o appartenenti alle Forze Armate (Esercito, Vigili del Fuoco, Carabinieri).

Ma questi prestiti possono essere richiesti anche da lavoratori di enti locali, parastatali o di aziende con partecipazione pubblica, tra i quali i dipendenti di aziende ospedaliere, ferrovie, società attive nella nettezza urbana, istituti di credito e aziende di forniture idriche o elettriche.

Come richiedere una cessione del quinto dello stipendio

Per richiedere una cessione del quintobasta selezionare un istituto attivo nell’ambito del credito al consumo che possa garantire tassi interessanti e una consolidata esperienza nel settore.

Per esempio, la cessione del quinto ai dipendenti pubblici di Pitagora, società controllata dal Gruppo Cassa di Risparmio di Asti e sul mercato da oltre 25 anni, può essere richiesta online, compilando un pratico form per ricevere un preventivo su misura, oppure recandosi presso una delle numerose filiali presenti sul territorio.

In ogni caso, per stipulare una cessione del quinto servono soltanto tre documenti: l’ultima busta paga, i documenti di identità e la tessera sanitaria. In quanto prestito non finalizzato, non serve presentare alcun preventivo di spesa: il finanziamento viene erogato sul conto del richiedente, il quale può scegliere di disporne secondo le proprie necessità.

Per quanto riguarda, invece, i requisiti, per accedere a questa tipologia di finanziamento basta avere un’età compresa tra i 18 e i 57 anni ed essere residenti in Italia, oltre ad avere, come già specificato, un contratto d’assunzione a tempo indeterminato presso un’azienda pubblica o rispondente ad alcuni determinati requisiti.

A questo proposito bisogna tenere conto dell’entità di TFR maturato e della durata dell’ammortamento, che per una cessione del quinto prevede tempi di restituzione variabili da un minimo di 24 mesi a un massimo di 120 mesi.

Somme massime della cessione del quinto: come calcolarle?

Un’altra caratteristica propria della cessione del quinto è quella relativa alle garanzie: anche coloro che siano stati iscritti al registro dei Protesti o, eventualmente, segnalati al CRIF per mancata restituzione di prestiti precedenti, possono accedere a questa particolare forma di finanziamento.

In una cessione del quinto, infatti, non è richiesta la presenza di un fideiussore, poiché la garanzia è rappresentata dal TFR maturato e dalla solidità dell’azienda.

Per quanto riguarda le somme richiedibili tramite una cessione del quinto, è importante specificare che, anche se l’importo massimo è di 75.000 euro, la cifra è dipendente da una serie di parametri che possono variare da richiesta a richiesta. La somma massima erogabile viene infatti determinata in base alla cosiddetta quota cedibile dello stipendio, a sua volta dipendente dalla retribuzione mensile disponibile in busta paga. In poche parole, più alto sarà questo importo, maggiore sarà la quota trattenibile e, di conseguenza, l’importo erogabile.