Mutui: meglio a tasso fisso o variabile

casa mutui tassoAcquistare casa in questo momento è forse la scelta migliore che si possa fare. I prezzi degli immobili sono scesi e gli interessi sui mutui sono molto bassi. Prima di lasciarsi prendere dall’entusiasmo, però, è necessario capire quale mutuo è più adatto alle nostre esigenze e quale è più conveniente. E la domanda principale è: meglio il tasso fisso oppure il tasso variabile?

Innanzitutto, i tassi fissi, al momento, vanno da 2,96% al 3,40% ma la maggior parte dei tassi di interesse praticati dalle banche sono tra il 3% e il 3,20%. I tassi variabili, invece, vanno dall’1,54% al 2,01%.

Ad una prima occhiata, sembrerebbe più conveniente il tasso variabile ma non dimenticate che esso composta un certo margine di rischio. Rispetto al tasso fisso, infatti, il variabile può mutare in base alle esigenze del mercato.  Roberto Anedda di MutuiOnline.it ha fatto sapere che nei prossimi due anni “i tassi dovrebbero rimanere stabili a un livello molto basso”.

Sembrerebbe, allora, che il tasso fisso sa più conveniente perchè più sicuro. Ebbene, secondo Avallone, vicepresidente di Federconsumatori, bisognerebbe invece scegliere il tasso variabile perchè potrebbe rimanere basso per molto tempo. Qualora dovessero subire un rialzo considerevole, c’è sempre la strada della rinegoziazione per cambiare il tasso da variabile a fisso.

Del resto, però, il tasso fisso potrebbe essere più conveniente per chi vuole tenere sotto controllo le proprie uscite finanziarie. In questo caso il consumatore pagherebbe sicuramente qualcosa in più ma avrebbe la certezza di una rata del mutuo sempre uguale.

Il variabile, invece, potrebbe essere la soluzione ottimale per chi non ha particolari problemi finanziari: in questo caso, se il tasso dovesse salire, la situazione non arrecherebbe grandi disagi al reddito complessivo del consumatore.

Esiste anche una terza strada: potreste scegliere il variabile ma mettere da parte, nei primi anni, una somma pari alla differenza esistente tra la rata a tasso variabile e la rata a tasso fisso. In questo modo creerete un fondo da cui attingere nel caso in cui i tassi di interesse dovessero aumentare vertiginosamente.

Enrica de Tata

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