Investire in titoli Banca Intesa Sanpaolo

Quando si è alla ricerca di un investimento, per maturare un qualche rendimento sui propri risparmi, oggi come oggi la scelta è piuttosto difficile. Sicuramente, gli investimenti più sicuri sono quelli dei conti deposito e dei titoli di Stato, che però non rendono più dell’uno per cento nelle condizioni di mercato attuali. Si tratta di investimenti sicuri e garantiti, come nel caso dei conti deposito, o di sicuro rientro dei capitali, come nel caso dei titoli di Stato, con il paracadute della BCE.

intesa sanpaolo tradingCerto, il margine è minimo, e se si è alla ricerca di rendimenti maggiori, bisogna spostarsi verso il mercato azionario. Sicuramente fa molta paura investire in azioni, ma è l’unico modo per cercare di ottenere rendimenti di una qualche entità. L’offerta in questo settore è molto ampia, ed oggi continueremo ad analizzare un settore che certamente non sta passando un buon momento, quello dei titoli bancari.

Investire in azioni banca Intesa

Il gruppo Intesa Sanpaolo, è uno dei più grandi gruppi bancari in Italia ed in Europa, nato dalla fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo IMI, con una capitalizzazione di oltre 36 miliardi di Euro, con più di 11 milioni di clienti e oltre 4.000 agenzie sul territorio nazionale. Inoltre, il gruppo è presente in Medio Oriente e Nord Africa, con più di 8 milioni di clienti nel settore commerciale, e si trova anche in Russia, Cina, India e Stati Uniti come supporto per le imprese italiane operanti all’estero.

Il titolo Intesa Sanpaolo, a differenza degli altri titoli bancari, non ha risentito molto della crisi del 2012, continuando a salire fino a oltre 3,5€ per azione fino a metà del 2015, grazie agli ottimi risultati del gruppo soprattutto nel settore commerciale. Nell’ultimo periodo, purtroppo, il titolo Intesa Sanpaolo ha risentito del momento di crisi internazionale, arrivando fino a quota 1,55€ per azione del 27giugno 2016, proprio alle porte del referendum britannico sulla possibilità di uscita dall’Europa.

In questi giorni post Brexit, a differenza di molti istituti di credito italiani, il gruppo ha ricominciato a salire, portandosi a 1,62€ per azione, sicuramente ben lontano dai risultati degli anni passati, ma comunque con un segnale di ripresa. Sembra che il gruppo stia pagando più la situazione internazionale, che le sue performance, con una chiusura dell’anno scorso in forte rialzo, soprattutto per quanto riguarda le entrate del settore assicurativo e finanziario, e dell’utile netto.

Per quanto riguarda le previsioni di mercato a breve termine, sono quasi tutte unanime sull’evitare di investire sui titoli bancari almeno per un po’, in quanto potrebbero subire ancora dei ribassi soprattutto nel breve periodo. Nel caso si detengano azioni Intesa Sanpaolo, sarebbe meglio aspettare a vendere, e sperare in un rialzo, auspicabile soprattutto nel medio e lungo periodo.

Invece, quello attuale potrebbe essere un buon prezzo di entrata, sempre con un’ottica a lungo termine, in quanto le previsioni sul settore bancario non vedono netti miglioramenti se non per la fine dell’anno e per l’anno prossimo. Seppur il settore bancario, inclusa Intesa Sanpaolo, stia vivendo un periodo nero, è possibile investire in questo tipo di azioni, soprattutto in un’ottica di diversificazione del proprio portafoglio e a lungo termine. Se invece, si preferisce effettuare investimenti meno rischiosi, e con una visione a breve termine, sicuramente il settore dei bancari è da evitare in questo momento.