Codice tributo 1002: cos’è, significato e quando si utilizza

Gli adempimenti nei confronti del fisco sono davvero tanti e altrettanti sono i codici tributo: non è affatto difficile fare confusione con tutti questi numeretti, eppure bisogna fare molta attenzione quando si compila il modello F24 per effettuare i vari pagamenti. In questa pagina cercheremo di capire cos’è il codice tributo 1002 andando a conoscerne il significato e scoprendo a cosa fa riferimento e quando si utilizza.

Cos’è e quando si utilizza il codice tributo 1002?

Il codice tributo 1002 è uno dei tanti codici che fanno riferimento al versamento delle ritenute alla fonte sui redditi da lavoro o assimilati che sono stai corrisposti durante il mese precedente. Per essere precisi il codice tributo 1002 è quello che va utilizzato per le ritenute sugli emolumenti arretrati:

  • il codice 1001 va usato per le ritenute su retribuzioni, trasferte, pensioni, mensilità aggiuntive e conguagli;
  • il codice 1002 va usato per le ritenute sugli emolumenti arretrati;
  • il codice 1004 va usato per le ritenute sui redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente;
  • il codice 1012 va usato per le ritenute su indennità per cessazione del rapporto di lavoro.

Il versamento deve essere effettuato tramite modello F24 attraverso le modalità telematiche: si può fare direttamente, sfruttando i servizi dell’Agenzia delle Entrate (F24 online e F24 web) oppure i canali Entratel o Fisconline; se il saldo non è pari a zero si può anche ricorrere ai servizi di home banking, altrimenti ci si può sempre rivolgere ad un intermediario abilitato.

Come compilare il modello F24 per il pagamento delle ritenute su emolumenti arretrati

Vediamo ora come compilare il modello F24 per effettuare il versamento delle ritenute su emolumenti arretrati utilizzando il codice tributo 1002. Bisogna riempire la Sezione Erario, quella che va utilizzata per il pagamento delle imposte dirette, dell’IVA e delle ritenute alla fonte. Nella prima colonna bisogna inserire il codice tributo 1002; nella seconda colonna si indica il mese di riferimento e nella terza colonna si indica l’anno di riferimento; Nella quarta colonna bisogna inserire gli importi a debito, mentre la quinta colonna va lasciata in bianco.

Nella riga Totale ci sono gli spazi in cui vanno riportati i totali delle somme a debito (casella A) e delle somme a credito (casella B) presenti in tutta la Sezione Erario; c’è infine lo spazio Saldo in cui bisogna riportare la differenza tra le due somme. Gli spazi relativi al codice ufficio e al codice atto non devono essere compilati dal contribuente (che in questo caso è il sostituto di imposta).