Quanto vale il mercato della cartomanzia in Italia?

La cartomanzia è un settore in crescita in Italia, grazie a una richiesta che continua ad aumentare ogni anno con tantissime persone interessate alla lettura delle carte. Secondo il Codacons, nel nostro Paese oltre 13 milioni di italiani si rivolgono ai cartomanti, con 30mila persone che ogni giorno contattano questi esperti al telefono e una spesa di circa 8 miliardi di euro all’anno per questa attività.

Con tali opportunità sono sempre di più le persone interessate a lavorare come cartomante, un’occupazione che richiede però una serie di competenze specifiche e una lunga esperienza nelle arti divinatori per essere in grado di offrire un servizio di qualità. Inoltre, è importante sapere quanto guadagna un bravo cartomante, per capire se vale la pena intraprendere questa professione e specializzarsi nella lettura dei tarocchi o in altri metodi.

Quanto guadagna un bravo cartomante?

Per capire quanto guadagnano i cartomanti seri bisogna considerare il costo di un consulto al telefono di cartomanzia. Le tariffe sono piuttosto variabili e dipendono da numerosi fattori, come l’esperienza del cartomante e la modalità di ricarica del credito telefonico. Ad ogni modo, il prezzo di un consulto può andare da circa 40-50 centesimi di euro al minuto, fino a raggiungere 80 centesimi di euro o 1 euro al minuto per le soluzioni più costose.

Ciò significa che un consulto di cartomanzia al telefono di circa 10 minuti costa intorno 4-5 euro al consultante. Ovviamente questo compenso non è l’intera somma ricevuta dal cartomante, soprattutto se si tratta di un professionista che lavora per un’agenzia. In genere, in Italia un cartomante guadagna circa 10 centesimi di euro al minuto per la sua attività, quindi ogni dieci minuti di lavoro è possibile ottenere circa 1 euro di compenso da parte del centro di cartomanzia che gestisce il servizio.

Lavorando 8 ore si possono realizzare circa 48 euro al giorno, ovvero 240 euro a settimana o 1.056 euro al mese senza fare nessun tipo di straordinario. Tuttavia, poiché nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di un lavoro svolto come freelance, è possibile aumentare facilmente le entrate lavorando qualche ora in più. Ad esempio, con 10 ore al giorno per 22 giorni al mese di lavoro si possono ottenere circa 1.320 euro al mese, una cifra di tutto rispetto considerando che l’attività si svolge da casa tramite il telefono.

Naturalmente i cartomanti che decidono di accogliere i clienti in uno studio possono guadagnare di più, ma bisogna tenere conto delle difficoltà iniziali per trovare i primi clienti e dei maggiori costi da sostenere per l’affitto e la manutenzione del locale. In queste circostanze è possibile chiedere fra 15 e 30 euro per un consulto di circa 30 minuti, ma le tariffe variano molto e dipendono soprattutto dal target di clienti, dall’esperienza del cartomante e dal suo posizionamento di mercato.

Per lavorare come cartomanti è necessaria esperienza

Uno dei requisiti per lavorare come cartomanti è l’esperienza nella cartomanzia, di solito nella lettura dei tarocchi o di altre tipologie di carte. Questa caratteristica è fondamentale per trovare lavoro presso un’agenzia disposta ad assumere, oppure come freelance ricevendo i clienti che contattano il centro di cartomanzia. Senza esperienza è praticamente impossibile lavorare in questo settore, in quanto i clienti si sentirebbero raggirati, con buone ragioni.

Chi desidera praticare la cartomanzia in modo professionale, quindi, deve necessariamente sviluppare delle competenze in questa arte divinatoria, poiché non basta aver letto le carte per gioco ad amici e parenti. Al contrario, è indispensabile svolgere questa attività in maniera seria per un certo periodo di tempo, iniziando per conto proprio per fare pratica o trovando qualche agenzia disposta a investire nella formazione per consentire al cartomante principiante di diventare più esperto.

In questi casi è utile avere la passione delle carte, una predisposizione all’occulto e alla divinazione che aiuta a svolgere meglio il proprio lavoro. Oltre alle competenze nella lettura delle carte, però, è necessario sviluppare una serie di abilità comunicative e psicologiche. Il lavoro del cartomante, infatti, non si limita alla lettura dei tarocchi, ma richiede una spiccata propensione al dialogo e all’ascolto per ottenere le informazioni giuste dai consultanti e capire cosa desiderano realmente sapere dalle carte.