Fondi europei avvocati: quando si possono richiedere? A quanto ammontano?

In seguito all’entrata in vigore della Legge di Stabilità del 2016 e alle successive integrazioni, i fondi europei sono stati resi disponibili anche per gli avvocati. Questi sono stati infatti equiparati alle piccole e medie imprese, accedendo quindi alla possibilità di fare domanda per i fondi europei avvocati. Ma quali sono i requisiti e le modalità per accedervi?

Cosa sono i fondi europei avvocati?

A seguito dell’entrata in vigore della Legge di Stabilità del 2016, in accordo con quanto stabilito dal comma 821 della Raccomandazione n. 361/2003, sono stati confermati i fondi europei avvocati per il periodo dal 2014 al 2020. Il coinvolgimento degli avvocati è arrivato con l’estensione dei fondi anche ai liberi professionisti “in quanto equiparati alle piccole e medie imprese come esercenti attività economica, a prescindere dalla forma giuridica rivestita”.

I fondi europei per gli avvocati possono essere distinti in due tipologie: diretti e indiretti. Nel primo caso, ovvero quello dei fondi diretti, si tratta di somme erogate e gestite direttamente dalla Comunità Europea nell’ambito di diversi programmi. Questi programmi sono riuniti alle voci “Cooperazione per la promozione esterna del paese” e “Intercomunitari (innovazione, giustizia, politiche per i giovani)”.

I fondi indiretti (anche detti fondi strutturali) sono gestiti dai paesi membri attraverso i piani operativi nazionali (PON) e i piani operativi regionali (POR). Per i liberi professionisti sussistono due fondi indiretti, ovvero il Fondo sociale Europeo e il Fondo Europeo di sviluppo Regionale.

Il Fondo sociale Europeo ha come finalità la promozione dell’occupazione, dell’istruzione, la formazione e lo sviluppo delle competenze, l’inclusione sociale e il contrasto alla povertà. Il Fondo Europeo di sviluppo Regionale è invece orientato alla realizzazione di una maggiore unione sociale tra regioni al fine di creare posti di lavoro. I principali ambiti di investimento per quest’ultimo fondo sono la ricerca, lo sviluppo e gli investimenti per i liberi professionisti, che è l’ambito di interesse degli avvocati.

Requisiti per fare domanda

Gli avvocati che intendono accedere ai relativi fondi europei avvocati possono farlo attraverso diversi canali. Innanzitutto, però, devono essere soddisfatti diversi requisiti. Nello specifico:

  • aver svolto la professione di avvocato da non più di tre anni quale libero professionista con partita IVA
  • essere residente in una Regione in cui è presente e aperto uno dei bandi messi a disposizione dall’Unione Europea
  • Avere la sede legale e la sede operativa nella stessa Regione
  • svolgere un’attività professionale libera ed esclusiva
  • non essere parte di uno studio di avvocati o di una società
  • non essere assunti con contratto di lavoro part time o full time né secondo altre forme di contratto
  • assenza di svolgimento di attività di tipo lavorativa o assistenziale

Come fare domanda per i fondi europei avvocati

Gli avvocati liberi professionisti che rispecchiano i requisiti richiesti possono quindi procedere a presentare la loro domanda per accedere ai fondi europei avvocati. Questa deve essere presentata alla regione di competenza, a patto che abbia messo a disposizione uno dei bandi sopra citati.

In alternativa, gli avvocati possono rivolgersi alla Cassa Forense. La Cassa Forense ha infatti messo a disposizione una sezione dedicata ai fondi dell’Unione Europa all’interno del proprio sito internet proprio per facilitare l’inserimento delle domande da parte degli avvocati liberi professionisti. Per visitare questa pagina non occorre fare altro che accedere al sito ufficiale della Cassa Forense e cliccare sulla voce Fondi EU presente sulla home page (o in alternativa cliccare qui per essere reindirizzati automaticamente).

In questa sezione è possibile reperire non solo delle guide, ma anche le normativa di riferimento e i vari bandi attivi nelle diverse regioni.

Ogni bando dispone precise regole e modalità per fare domanda, quindi il consiglio è quello di consultare i bandi di interesse per poi approfondire circa la corretta procedura.