Codice tributo 8918: cos’è, a cosa si riferisce e quando si usa

Tra i tanti codici tributo che i contribuenti devono utilizzare ci sono anche quelli che non fanno riferimento direttamente ad una precisa imposta o tassa, ma alle sanzioni o agli interessi che devono essere pagati quando non si rispettano le scadenze degli impegni. Vediamo cos’è il codice tributo 8918, a cosa si riferisce e quando si usa nella compilazione del modello F24.

A cosa si riferisce il codice tributo 8918

Il codice tributo 8918 fa riferimento alle sanzioni che bisogna pagare per non aver versato l’IRES entro la scadenza. L’IRES è l’imposta sui redditi delle società e va pagata seguendo lo stesso calendario dell’IRPEF: l’acconto deve essere pagato entro il 16 giugno, ma se è superiore ai 257,52 euro può essere pagato a rate (il 40% entro il 16 giugno, o entro il 16 luglio con l’applicazione dello 0,4% d interesse, e il 60% entro il 30 novembre). Se il contribuente non paga entro questi termini rischia di essere punito con una sanzione pari al 30% dell’importo dovuto, ma può cercare di limitare il danno ricorrendo al ravvedimento operoso.

In pratica il contribuente ha la possibilità di regolarizzare la sua situazione pagando una sanzione ridotta: se lo fa entro due settimane dalla scadenza deve pagare una sanzione dello 0,2% per ogni giorno di ritardo; se paga con un ritardo compreso tra i 15 e i 30 giorni la sanzione sale al 3%; se paga con un ritardo tra i 31 e i 90 giorni la sanzione è pari al 3,75%. In più ci sono gli interessi, calcolati su base annua in base ai giorni di effettivo ritardo.

Quando e come si usa il codice tributo 8918

Quando regolarizzerà la sua situazione il contribuente dovrà pagare l’IRES utilizzando il codice tributo ordinario dell’imposta, il codice tributo 1900 per il pagamento degli interessi e il codice 8918 per il pagamento della sanzione pecuniaria. Per questa operazione bisogna compilare la Sezione Erario del modello F24: nella prima colonna si inserisce il codice tributo 8918; la seconda colonna non va compilata; nella terza colonna si indica l’anno di riferimento; nella quarta colonna si inseriscono gli importi a debito. Non va compilata la quinta colonna.

Nella riga Totale ci sono gli spazi dove vanno riportate le somme di tutti gli importi a debito e di tutti gli importi a credito che sono presenti nella Sezione Erario; la differenza tra queste due somme va inserita nella casella denominata Saldo. Lo spazio per il codice atto e lo spazio per il codice ufficio non devono essere compilati dal contribuente.