Azioni Telecom

In questa pagina puoi trovare il grafico con le quotazioni in tempo reale di Telecom Italia, il famoso gestore telefonico italiano. Le azioni di Telecom Italia sono tra le più scambiate della Borsa di Milano e, proprio per questo, possono rappresentare un importante strumento per chi vuole investire in borsa online. Qui di seguito trovi il grafico completo con le quotazioni di oggi (puoi personalizzare il grafico in base all’arco temporale che preferisci).

Il grafico con le quotazioni di TelecomItalia è preso dal broker plus500, una delle più importanti piattaforme di trading online. Per investire su Telecom, così come sulle altre azioni della Borsa Italiana e delle principali piazza finanziarie internazionali, vai sul sito ufficiale del broker: www.plus500.it 

 

Telecom Italia: quotazione azioni

La storia di Telecom è quella di una trasformazione sociale su larga scala, iniziata nel lontano 1849 con l’invenzione del primo telefono da parte di Antonio Meucci, e che continua tutt’oggi, innovazione dopo innovazione.

La storia di Telecom come società è relativamente recente, anche se le sue radici sono molo indietro nel tempo, esattamente all’inizio del 1900, con la ripartizione del servizio telefonico, la nascita di Stipel e dei primi servizi speciali come il radio taxi o l’ora esatta, il telefono duplex, ed i ponti radio.

Ma è sicuramente dopo la Seconda Guerra Mondiale che la telefonia prende definitivamente piede, con un sviluppo delle tecnologie enorme legato alla ricostruzione post-bellica. Gli anni ’60 sono un fervore di nuove idee, come le segreterie telefoniche automatiche, i telefoni a colori, i primi telefoni pubblici e la nascita delle prime trasmissioni via satellite in Mondovisione.

In questi anni, esattamente nel 1964 nasce la SIP, la società italiana per l’esercizio telefonico, che per trent’anni sarà il simbolo nel paese del telefono e dei servizi telefonici. Gli anni ’80 sono gli anni di preparazione alle grandi trasformazioni del nuovo millennio, e vedono l’introduzione del fax, di servizi come il numero verde gratuito o l’attivazione di reti digitali, fino ad arrivare al fatidico 1990, con l’arrivo dei primi telefoni cellulari.

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Con la nascita della rete digitale ISDN, le migliori società del paese nel campo dei servizi telefonici e di rete si uniscono, e dalla SIP, dalla SIRM, dall’Italcable, da Iritel e Telespazio nasce finalmente Telecom Italia, seguita soltanto l’anno dopo da Telecom Italia Mobile.

Fin da subito i nuovi telefoni cellulari spopolano, diventando ben presto un fenomeno di massa ed un prodotto al quale più nessuno sarà in grado di rinunciare. In quegli anni, la neonata Tim immette sul mercato le prime schede ricaricabili, e fa il suo ingresso in scena il servizio di sms che diventa ben presto il servizio più usato in assoluto, anche rispetto alle chiamate stesse.

Dal 1999 entra in scena l’ADSL, per la navigazione in rete a velocità elevata. Da qui in poi è un susseguirsi di innovazioni tecnologiche una dietro l’altra, dalla banda larga, al Wi-Fi, dagli MMS alla TV sui dispositivi mobili, dal GPRS al sistema UMTS, fino ad arrivare alla grande innovazione della fibra ottica.

Ormai le innovazioni tecnologiche non si contano più, e Telecom continua a lavorare su ricerca e sviluppo, stando a stretto contatto con le università ed i centri di ricerca, e facendo della gioventù qualificata un suo punto di forza, visto che questo mondo è sicuramente più loro che di chiunque altro.

Oggi, Telecom Italia è una società quotata in borsa, con quasi 30 milioni di clienti in Italia, ed oltre 64 milioni di clienti in Sud America tramite la sua controllata Tim Brasil, con oltre 9 miliardi di ricavi a Giugno del 2016. Inoltre, in pieno spirito Telecom, una delle parti più importanti di questa società sono gli investimenti, che vedono circa 4 miliardi di Euro di investimenti in Brasile entro la fine del 2018, e 2 miliardi di Euro in Italia previsti per quest’anno per il proseguo della posa dei cavi per la fibra ottica. Telecom Italia presenta un numero di dipendenti in leggera diminuzione rispetto agli anni precedenti, circa 64.800 unità, seguendo un piano aziendale che vede la cessazione e la vendita di alcune attività non rilevanti per lo sviluppo dell’azienda, ed per mantenere l’azienda competitiva sul mercato contenendo i costi di gestione.

L’azionariato di Telecom Italia è formato da Vivendi, che è l’azionista di maggioranza con il 24,68% delle azioni e dal Gruppo Telecom Italia con l’1,21%. Tutto il resto è sul mercato, suddiviso tra il 54,51% in mano ad investitori istituzionali esteri, il 4,31% in mano ad investitori istituzionali italiani, il 4,48% detenuto da persone giuridiche estere mentre lo 0,56% da persone giuridiche italiane, ed infine il 10,20% è in mano ad azionisti italiani mentre lo 0,05% ad azionisti stranieri.

Alcuni dati patrimoniali consolidati vedono a Giugno del 2016 un patrimonio netto di 21 miliardi e 327 milioni di Euro, con un totale delle attività a 67 miliardi e 924 milioni di Euro, con un capitale di 10 miliardi e 650 milioni di Euro ed un indebitamento finanziario netto fermo a quota 27 miliardi e 514 milioni di Euro, in leggerissimo aumento rispetto allo scorso anno.

Telecom Italia: analisi del contesto storico

Il settore della telefonia oggi è associato principalmente a quello della telefonia mobile, in particolare degli smartphone, non facendo quasi più riferimento a tutto ciò che ha rappresentato il telefono nell’ultimo secolo. In poco più di 150 anni abbiamo assistito ad una delle trasformazioni più grandi e sorprendenti della storia, che ha modificato per sempre l’intera società umana.

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Pensate soltanto a quello che rappresenta oggi un marchio come Telecom, che si occupa di telefonia e di servizi di rete, telefonia mobile, internet, condivisione di file, telefonate in rete in tempo reale, un intero mondo nuovo che sembrava assurdo soltanto 50 anni fa. Basti pensare che il primo telefono, se così si può chiamare, o forse sarebbe più corretto parlare del primo telegrafo parlante, fu sperimentato nel 1849 da Antonio Meucci, e che grazie agli esperimenti effettuati sui brevetti di un altro pioniere, Alexander Graham Bell, fu realizzata la prima telefonata ufficiale nel 1878 a Tivoli alla presenza del Re.

Ovviamente sembra passata un eternità da quei tempi, ma in realtà non è così, e basta parlare con i propri nonni o con i propri genitori per capire quanto la telefonia si sia evoluta in un tempo relativamente molto breve. Ogni generazione vanta un’innovazione che la differenzia dalla precedente, che sia il telefono, le chiamate interurbane, le segreterie telefoniche, il computer, le parabole satellitari, il telefono cellulare, il tablet o lo smartphone, e chissà quanto altro nel prossimo futuro.

Quando si parla di telefonia e di aziende che forniscono questi servizi, è un po’ come parlare della storia della società, della sua evoluzione e dei cambiamenti che hanno condizionato l’economia, la vita sociale ed il modo di pensare di un mondo intero. Parlare di Telecom è come raccontare una bellissima storia, della quale ognuno di noi fa parte.

Telecom Italia in borsa: in quali paesi opera

Telecom Italia è presente oltre che in Italia in diversi paesi del mondo. In Africa, Asia e nel resto dell’Europa, Telecom fornisce servizi di IP, Dati, Cloud, Data Center, Mobili e Voce tramite Sparkle, una società controllata dal gruppo, nel Nord America, sempre tramite Sparkle, Telecom fornisce oltre a questo tipo di servizi anche la gestione di un Backbone in fibra ottica.

Nel Sud America Telecom opera in Brasile tramite Tim Brasil su servizi di telefonia fissa e mobile, e gestisce un backbone in fibra ottica tramite la controllata Sparkle in diversi paesi del Sud del Centro America.

Settori Telecomitalia

Telecom Italia fornisce in tutto il mondo sia servizi di telefonia mobile che fissa, e servizi di internet e reti. In particolare, tramite le sue controllate, Telecom Italia è in grado di fornire servizi di ultima generazione, sia per gli utenti privati che commerciali ed istituzionali, operando sia nel settore dei servizi che in quello delle infrastrutture di rete, con investimenti sempre mirati al progresso delle reti ed all’innovazione delle nuove tecnologie.
Telecom è in grado di fornire servizi per le telecomunicazioni, per le trasmissioni radio e per i segnali televisivi e radiofonici, oltre che alla costruzione ed alla gestione delle reti digitali ad alto contenuto tecnologico.
Attraverso il suo centro di ricerca e sviluppo, Telecom Italia è sempre all’avanguardia nel suo campo, con una presenza rilevante nei maggiori progetti europei sulla reti digitali e sulle trasmissioni radio.

Azioni Telecom in Borsa

Il titolo Telecom Italia è quotato alla Borsa di Milano ed a quella di New York, il New York Stock Exchange, nel settore delle telecomunicazioni e nel Mercato Telematico Azionario. Telecom Italia è presente in oltre 50 indici differenti, a prova del suo grande valore commerciale e strategico, tra cui il FTSE Mib, il FTSE Italia All Share, il FTSE Eurotop 100, il DJ STOXX 600 ed il DJS Telecom.

Oggi il titolo Telecom Italia viene scambiato a 0,8065€ per azione, con una leggera perdita dello 0,19% rispetto alla seduta di ieri. Il 22 Giugno del 2016, il titolo Telecom Italia ha staccato un dividendo di 0,0275€ per azione, in linea con quello degli ultimi due anni ma molto lontano dai valori degli anni precedenti, quando Telecom riusciva a staccare dividendo di 2 o 3 volte superiori.

Le performance nell’ultimo anno sono in calo del 24,20%, e del 7,03 rispetto a sei mesi fa, con il massimo annuale toccato a quota 1,169 ad inizio Gennaio ed il minimo registrato il 7 Luglio a quota 0,6265. Comunque il titolo sembra in recupero, portando a casa un più 16,04% solo nell’ultimo mese.

L’alto numero dei volumi trattati in questi giorni, fa pensare ad un interessamento maggiore degli operatori ed all’inizio di una fase di forte volatilità, con un trend nel breve periodo molto incerto. In particolar modo, si sta giocando una partita sulle indiscrezioni trapelate in questi giorni sul possibile interessamento da parte di Telecom Italia tramite il suo azionista di maggioranza Vivendi, ad entrare in Orange con una quota di mercato. Dal Ceo del gruppo sono arrivate secche smentite per quanto riguarda questo tipo di operazione, ma sembra che i mercati vogliano giocare ancora un po’ questa partita.

Si stanno inoltre aspettando notizie riguardo ai ricavi del gruppo, ed alla conferma delle aspettative positive degli operatori. Rilevante rimane la situazione debitoria del gruppo, anche a fronte degli ingenti investimenti in Italia sulla fibra ottica ed in Brasile, con un piano che prevede all’incirca 4 miliardi di Euro di investimenti nel triennio 2016-2018.

Andando a studiare lo storico dell’andamento del titolo negli ultimi 5 anni, possiamo notare come il titolo sia quasi sempre rimasto abbastanza costante, con un picco positivo registrato nel 2015, a fronte degli ottimi risultati del gruppo.

Oggi, il titolo Telecom Italia è tornato su livelli normali di prezzo, scontando la situazione debitoria, il piano di esuberi previsto nel triennio fino al 2018, la vendita di alcune società non rilevanti per gli obiettivi della società, oltre che naturalmente al rallentamento dell’economia, soprattutto quella europea e degli investimenti pubblici nella rete.

Conclusa quasi la prima fase riguardo alla fibra ottica ed alla banda larga nelle grandi città, si sta entrando in una fase di investimenti meno remunerativi, soprattutto se con scarso apporto degli investimenti pubblici per le aree meno remunerative.

Previsioni quotazione Telecom

Fare previsioni su questo titolo sembra molto difficile, visto il momento che Telecom Italia sta vivendo, soprattutto a causa delle manovre di Vivendi, che ne detiene il 24,7%. Seppur Vivendi abbia più volte smentito possibili accordi con Orange, le voci su prossime manovre di Vivendi, usando come merce di scambio proprio parte della partecipazione in Telecom Italia si fanno sempre più insistenti.

Da parte di Orange pesano le voci che vedrebbero un interessamento del gruppo al mercato italiano, magari tramite uno scambio di partecipazioni tra la tv a pagamento e la telefonia mobile. Si tratta secondo alcune banche di investimenti, di soluzioni sia economiche, che strategiche e politiche, in quanto ci sono anche interessi statali in gioco tra i due paesi europei.

La partita è spinosa, e la soluzione non sembra trovarsi dietro l’angolo, quindi almeno per il breve periodo la partita si dovrebbe svolgere esclusivamente sul piano interno. Il titolo Telecom Italia potrebbe presentare un buon punto d’entrata in questo momento, per quanti vorrebbero effettuare un investimento a breve termine, seppur con i suoi rischi.

Infatti, Telecom Italia sta effettuando numerosi aggiustamenti al proprio bilancio ed alla propria operatività, con delle azioni volte proprio a migliorare i bilanci, sia per quanto riguarda i costi che per quanto riguarda i ricavi. Tra le varie operazioni ci sono il taglio dei costi con alcuni interventi programmati di riduzione delle spese di gestione, il lancio di alcuni prodotti volti a migliorare l’offerta dell’azienda sui servizi mobili, soprattutto tramite collaborazioni tra diversi servizi internet, e mobile, ed il rincaro di alcune tariffe.

Tutte le indicazioni sembrano mostrare la possibilità di un trend positivo nel breve periodo, con un aumento dei ricavi ed una diminuzione dei costi di gestione, a margine di un monte investimenti sempre rilevante, che permette a Telecom Italia di confermarsi leader in Italia in questo tipo di servizi. Occorre prestare grande attenzione all’aumento dei volumi di compra vendita sul titolo, segno di un interesse maggiore da parte degli operatori e della possibilità di speculazioni in atto. Comunque, le possibilità di portare a casa dei buoni rendimenti su questo titolo ci sono, sia che si pensi con un’ottica a breve termine, sia che si voglia effettuare un investimento a lungo termine.

Telecom Italia è una grande azienda, non solo in Italia ma anche nel mondo, che fa gola a molti e che possiede un livello tecnologico ed innovativo di primo livello. Anche l’operazione Olivetti potrebbe essere vista in questa direzione, con la volontà di Telecom Italia di continuare a crescere e di puntare a diventare un grande player mondiale in questo settore. Massima attenzione ai risultati di bilancio, alle operazioni di Vivendi ed alla situazione economica europea e brasiliana, tutti fattori che possono determinare l’andamento del titolo in Borsa, nel breve e medio periodo.