Tributo 3813: cos’è, cosa significa e utilizzo

Cerchiamo di capire cosa significa il codice tributo 3813 e quando si deve ricorrere al suo utilizzo sul modello F24. Quando si devono fare dei pagamenti non è difficile avere qualche dubbio su questi numeretti che identificano i vari tributi: per non commettere errori sempre più contribuenti si affidano al web per cercare di scoprire a cosa fanno riferimento i vari codici.

Cosa significa il codice tributo 3813

Il codice tributo 3813 fa riferimento all’IRAP e più precisamente va utilizzato quando si effettua il pagamento della seconda rata dell’acconto dell’imposta oppure quando l’acconto viene pagato in un’unica soluzione. L’IRAP è l’imposta regionale sulle attività produttive: deve essere pagata dalle imprese produttive (enti, aziende, liberi professionisti, produttori agricoli) e può essere versata in un’unica soluzione a fine anno oppure in due rate semestrali.

Chi opta per questa soluzione dovrà pagare il 40% della somma dovuta entro il 16 giugno, mentre entro novembre deve essere pagata la seconda tranche pari al 60%. L’importo da pagare viene calcolata sulla base del fatturato: la base imponibile è ampia, ma l’aliquota per fortuna è abbastanza contenuta, visto che si parte da un minimo del 3,75% (la percentuale può variare in base al tipo di attività e alle decisioni delle singole regioni). Purtroppo non è possibile fare una detrazione dei costi dal fatturato, quindi il contribuente è tenuto a pagare l’imposta anche se è in perdita.

Il gettito dell’IRAP è destinato a coprire il 40% delle spese sanitarie della regione (e anche per questo l’aliquota può cambiare di parecchio da regione a regione, soprattutto in quelle che presentano un deficit sanitario). Ma torniamo al nostro codice tributo 3813: come detto, va utilizzato per pagare la seconda rata dell’acconto o l’acconto dell’imposta in un’unica soluzione; nel modello 24 bisogna compilare la Sezione Regioni.

Come si utilizza il codice per pagare la seconda rata dell’acconto IRAP

Nella prima colonna bisogna inserire il codice della regione: l’elenco completo dei codici si può trovare sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate (i codici sono assegnati alle regioni seguendo l’ordine alfabetico, partendo dallo 01 dell’Abruzzo fino al 21 del Veneto); nella seconda colonna si inserisce il codice tributo 3813; la terza colonna non va compilata; nella quarta colonna va indicato l’anno di riferimento (cioè ‘anno di imposta per cui si effettua il versamento); nella quinta colonna si inseriscono gli importi a debito, mentre quella successiva va lasciata in bianco se non ci sono importi a credito. Nella riga Totale si mettono le somme di tutti gli importi da versare e di quelli a credito presenti nella Sezione Regioni e nella casella Saldo si scrive la differenza tra questi due numeri.