Chi può lavorare in una parafarmacia?

Molte persone che decidono di avviare una loro attività scelgono di entrare nel cosiddetto business della salute aprendo una parafarmacia; per iniziare un’avventura di questo tipo bisogna sapere per bene qual è l’iter da seguire e quali requisiti bisogna possedere. Cerchiamo di capire come bisogna muoversi in questo campo e chi può lavorare in una parafarmacia.

Cosa sono le parafarmacie?

Innanzi tutto bisogna capire bene cosa sia una parafarmacia: in questi negozi possono essere venduti i prodotti del settore benessere (dagli articoli sanitari e per l’infanzia fino agli integratori e ai cosmetici), gran parte dei prodotti omeopatici e i farmaci da banco, ovvero quelli per i quali non è richiesta la prescrizione medica. Il titolare o la persona che gestisce la parafarmacia può anche non avere la laurea in farmacia, ma è necessario fare alcune precisazioni.

Tutti i prodotti ad eccezione dei farmaci possono essere venduti anche dal personale che non ha la laurea in farmacia, ma la legge prevede che i farmaci (anche se non hanno l’obbligo di prescrizione) possano essere venduti solo in presenza di un farmacista abilitato. I farmacisti abiliati sono quelli che hanno ottenuto la laurea, hanno superato l’esame di Stato e risultano isctitti all’Ordine dei Farmacisti.

Bisogna essere farmacisti? Chi può lavorare in una parafarmacia?

In altre parole possiamo dire che può lavorare in parafarmacia anche personale non laureato in farmacia (non è necessario che lo sia neanche il titolare), ma di fatto per poter vendere i prodotti medicinali è necessario che durante l’orario di lavoro sia sempre presente un farmacista (che può essere titolare, socio o anche solo dipendente). Le parafarmacie non possono utilizzare nell’insegna il termine faramacia e tutti quei simboli (come ad esempio la croce verde) che possano far pensare ai clienti di trovarsi all’interno di una “vera” farmacia.

Si può aprire una parafarmacia sotto forma di società di persone o di società di capitali. La procedura per avviare l’attività è semplice: si inizia con la Denuncia di Iniziio Attività al Comune (che può essere portata di persona all’ufficio competente oppure può essere inviata via posta elettronica certificata o con posta raccomandata); il titolare deve registrarsi sul sito del Ministero della Salute per la Comunicazione della Tracciabilità del Farmaco; infine è necessario inviare una comunicazione anche alla Regione e all’Ordine dei farmacisti.

Per semplificare il tutto ed abbattere i costi molte persone che hanno il desiderio di aprire una parafarmacia si affidano al franchising. È una soluzione che può portare vantaggi anche dal punto di vista della pubblicità (partire con un marchio già noto è sicuramente più semplice) e soprattutto della formazione del titolare e del personale.